Comunità del cibo
Cosa distingue una Comunità del cibo?
Una “Comunità del cibo” è prima di tutto una comunità locale, strettamente legata al suo territorio inteso come tessuto socio-culturale, oltrechè spazio fisico. Il territorio la “accomuna” per vicinanza fisica, di esperienze, di gusti, di storia e tradizioni. Quando una comunità locale si occupa del sistema di approvigionamento e produzione del cibo in tale contesto, attivamente, allora si parla di Comunità del cibo.

Queste Comunità si impegnano a garantire un cibo sano, buono e prodotto con criteri di sostenibilità, per tutti.
Agricoltori, cuochi, maestri, aziende, giovani, co-produttori… possono interagire, dialogare direttamente, possono collaborare, condividendo obiettivi e impegni. Possono decidere cosa mangiare, produrre materie prime di qualità e cucinarle con cura, recuperando i saperi culinari locali.
Così si valorizza l’identità agroalimentare di un luogo a tutto vantaggio del territorio stesso, attingendo a prodotti di filiera corta, stimolando uno sviluppo locale socio-culturale e ambientale armonico. Stesso impegno viene espresso dalla Comunità del cibo, per la valorizzazione della cultura gastronomica di quel luogo. Si recuperano e reinterpretano creativamente, e in chiave attuale, antiche ricette e metodi di preparazione artigianali, preservando la ricca cultura del cibo italiana.
Qualità e Servizi si inserisce attivamente nel territorio dove opera come co-protagonista con gli atri attori in gioco, ovvero tutti coloro che fanno parte della Comunità del cibo, che l’azienda stessa contribusice a creare e a far crescere.
L’impegno di Qualità e Servizi è infatti quello di interagire costantemente con tale comunità, prendendosi allo stesso tempo cura della sua consapevolezza e del suo sviluppo. Ogni pasto è co-prodotto col territorio stesso, con le sue risorse, in termini di materie prime e umane.